Non c’è tempo stavolta per archiviare la vittoria pessima di domenica e star troppo a pensarci, non c’è stata una settimana, ma 72 ore appena e poi ecco risuonare il “chi è di scena”: la Lazio viene chiamata sul palco in una semifinale che racchiude tante suggestioni ed in palio c’è molto più che tre punti. E se mister Inzaghi chiama ai suoi l’atteggiamento giusto, questo lo chiediamo anche noi. Nessun dorma! Che nessuno parta sconfitto, che nessuno molli la presa!

 C’è la Coppa Italia, c’è il derby,  c’è la Roma! 180 minuti intensi distribuiti in appena 35 gioni, l’ansia non ha pressato i biancocelesti per una settimana, ma si è lavorato  senza sosta in 72 ore. Nella capitale in derby non è solo un giorno all’anno, il derby è tutto l’anno e la Lazio, pur avendo vinto fosrse l’unico che contava, è tanto che non la si vede far risultato contro i cugini mai voluti. E’ arrivato il momento delle controtendenze!

Il pensiero di tutti era andato a questa partita già dall’Inter e già da San Siro si pensava a “casa”,all’Olimpico, agli avversari, ad una prova di orgoglio forse prima del resto. La posta in palio è altissima, non tre punti, ma una finale. La Roma gioca, è in buona forma e la Lazio, seppur convincente e vincente, rimane ancora troppo “piccola” davanti alle “grandi”. 

Il derby è una partita che esula da tutte le altre, che azzera classifiche e pronostici. Leggi non scritte ma note alle quali si aggrappano sempre i tifosi che vedono sulla carta la propria squadra sfavorita. Sulla carta e nei precedenti, poichè dopo quel 26 maggio, occasioni per gridare in faccia ai cugini il successo non ce ne son state. 7 derby, 5 le vittorie giallorosse e 2 pareggi.

Ogni volta però ci si torna a sperare come se fosse la prima volta, come se tutto il passato non esistesse più. Sono i supporters molto spesso ad andare avanti senza paura, ad invocare i propri giocatori alla battaglia. E questa forse è l’unica cosa che pretendiamo, perchè noi quella maglia che portate l’amiamo e chiediamo che sia onorata! Non importa la statistica, il pronostico: giocatela! 

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